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Pubblica sicurezza nel Novecento


Corpo degli Agenti di Pubblica Sicurezza (1925-1944)
Nel 1925, avvertita la necessità di ricostituire un autonomo Corpo di polizia posto alle sole dipendenze del Ministero dell’Interno, viene fondato il Corpo degli Agenti di Pubblica Sicurezza in diretta continuità istituzionale con i precedenti Corpi di Pubblica Sicurezza.
Al nuovo Corpo, ad ordinamento civile, nel 1930 è conferita la Bandiera Nazionale.
I servizi di natura prettamente tecnica sono svolti da un contingente di agenti altamente qualificati nei settori delle telecomunicazioni, della motorizzazione e della polizia scientifica per un massimo del 10% della forza organica: gli agenti tecnici.A Roma, Napoli e Palermo il Corpo assicura anche le funzioni delle rispettive polizie municipali assorbendone il personale.

Il Corpo degli Agenti di Pubblica Sicurezza prende parte con le altre forze armate alle operazioni belliche della Seconda guerra mondiale.
Alla Bandiera della Polizia sono conferite due medaglie di bronzo al valor militare per l’attività svolta dal Battaglione Motociclisti di Polizia (Montenegro, 1941-1942) e dal Battaglione mobilitato “Fiume” (Croazia, giugno 1943-11 settembre 1943).

Funzionari di Pubblica Sicurezza
Dagli Anni ’30 gli appartenenti al ruolo dei funzionari di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno (questori e commissari), come tutti i funzionari del Regno, indossano l’uniforme.

Polizia dell’Africa Italiana (1936-1945)
Nel 1936, nel quadro delle iniziative rivolte a conferire un assetto organico ai territori delle Colonie in Africa, vengono riorganizzate le forze di polizia già operanti.
I compiti attribuiti nel territorio nazionale alla Pubblica Sicurezza ed alle “specialità” della Milizia sono affidati interamente alla Polizia dell’Africa Italiana (P.A.I.), nuovo Corpo alle dipendenze del Ministero dell’Africa Italiana.
Costituita da agenti nazionali ed indigeni (ascari), la P.A.I. è dislocata nelle Questure africane dalle quali dipendono i servizi delle “specialità”. Durante la Seconda guerra mondiale, concorre alle operazioni belliche come unità combattente con altri Corpi Armati. Dopo l’8 settembre 1943, la P.A.I. si unisce con altre Forze italiane alla difesa di Roma contro truppe tedesche. Il comandante del Corpo, generale Maraffa, al vertice delle forze di polizia di “Roma Città Aperta”, viene arrestato e deportato a Dachau dove muore nel dicembre successivo.
Nel 1945 la P.A.I. è soppressa ed il personale transita nel neocostituito Corpo delle Guardie di P.S.

Corpo di Polizia Repubblicana (1943-1945)
Nei territori della Repubblica Sociale Italiana (1943-1945) i compiti di Pubblica Sicurezza sono assicurati, oltre che dalla Guardia Nazionale Repubblicana (costituita dai disciolti Carabinieri, P.A.I. e Milizie), dal Corpo di Polizia Repubblicana, che assorbe il personale del Corpo degli Agenti di P.S.
Il personale della Polizia Repubblicana continua a svolgere i tradizionali compiti di P.S. fino al suo riassorbimento, nel dopoguerra, nel Corpo delle Guardie di P.S.

Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza (1944 – 1981)
Nel 1944 le vicende belliche e le emergenze istituzionali determinano la necessità di un adeguamento del Corpo degli Agenti di Pubblica Sicurezza che, già nel luglio del 1943, ha assunto lo status militare.
L’Amministrazione della Pubblica Sicurezza riafferma le proprie prerogative istituzionali in materia di ordine e sicurezza pubblica esercitate fino al luglio 1943 anche dalle Milizie e dalla P.A.I., con la creazione di un organismo di sicurezza: il Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza, istituito con le caratteristiche originarie del Corpo fondato nel 1852.
Nel nuovo organismo transitano, a partire dal 1945 e a testimonianza del clima di riappacificazione sociale, gli appartenenti della P.A.I., della Polizia Repubblicana e numerosi uomini delle Forze Armate, delle Milizie e delle formazioni irregolari partigiane.

1944 – Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza
Il Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza, ad ordinamento militare è parte delle Forze Armate dello Stato, ed è articolato in Forze Territoriali impiegate nelle Questure, nei Commissariati e degli Uffici di P.S., in Forze Speciali che costituiscono le Specialità del Corpo e in Forze Mobili rappresentate dai Reparti Celeri e dai Reparti Mobili.
Il personale è formato nelle Scuole di Polizia e, dal 1964, è costituita l’Accademia per la formazione degli ufficiali.
Il Corpo merita numerose decorazioni alla Bandiera per le attività di soccorso prestato alla popolazione vittima delle calamità naturali, per il contrasto alla criminalità comune, organizzata e al terrorismo.
Nel 1981 il Corpo delle Guardie di P.S., il ruolo Funzionari di P.S. ed il Corpo di Polizia Femminile sono soppressi. Il personale transita nei ruoli dell’attuale Polizia di Stato che ne eredita la bandiera, le decorazioni e la tradizione.

Polizia Femminile (1959 – 1981)
Nel 1959, avvertita la necessità di potenziare l’attività di prevenzione dei reati che coinvolgono minori, donne o che comunque offendono la moralità ed il buon costume, viene istituito il Corpo di Polizia Femminile, ad ordinamento civile.
Composta da Ispettrici ed Assistenti, la Polizia Femminile si contraddistingue, anche, per l’opera di soccorso pubblico prestata alle popolazioni colpite dal terremoto nel Belice del 1969, guadagnando la medaglia di bronzo al merito civile.
Nel 1981 il Corpo è soppresso ed il personale transita nella Polizia di Stato.


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