AnarchiCo

Lacrime future

In un folle ritorno di una ragazza al bar,
o in un sorriso di fata, o non ricordo,
tramo ancora l’alba dei sensi.

Impietrito, corrotto.
Non-nuovo in una nuova stagione;
fuori posto, insomma.

Nuvole di pietra dura alle spalle,
cenere e germogli davanti a me.

Eravamo.
Compagni, fratelli, corazze d’acciaio.
Eravamo giovani e il mondo in pugno.

Siamo stati e saremo.
Non tutti, non per sempre; sempre diversi.

Ma intanto, torno al bancone;
sorseggio da solo e ti penso.

Discussione

  •     dr vogler   -  

    ho letto con interesse questa poesia. anch’io ho un blog, se ti va puoi dargli un’occhiata. ciao

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