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Il mercato dove si comprano le bugie

Ogni mattina, per guadagnarmi da vivere,
vado al mercato dove si comprano le bugie.
Pieno di speranza
mi metto tra chi vende.

(B. Brecht, Hollywood)

Mercato, menzogne e artisti si mescolano perfettamente nell’economia post-fordista, sempre più decisamente orientata alla produzione di prodotti immateriali sfornati dall’industria dell’entertainment.

Drammaticamente; e di qualcosa bisogna pur campare.
Spacciatore ambulante al mercato delle storielle, ogni giorno saluto anch’io il mattino, con tantissima speranza e poche monete in tasca.

🙂

Discussione

  •     tinobruno   -  

    Caro Amico, ben sappiamo che l’anarchia è soprattutto questione di consapevolezza e cultura, se, benchè obbligati dalla fame, tramite l’industria dell’entertainment, siamo capaci di creare consapevolezza e cultura, allora useremo in maniera saggia ed efficace anche questa via, per trasmettere il nostro messaggio. D’altra parte non sarà mai lo “stato” oligarchico a creare consapevolezza e cultura contro se stesso, sta ai singoli che già lo sono rendere consapevoli gli altri individui, affinchè si possano auto organizzare e possano auto determinare se stessi e le comunità in cui vivono.

  •     Anarchico   -  

    Certamente!

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