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Le recinzioni di Ventotene

Ripubblico e rilancio un post che mi è stato segnalato l’altro giorno.

Soldi alla Deriva

siamo ergastolani a cielo aperto
siamo ergastolani del dolore

L’isola di ventotene facente parte dell’arcipelago pontino, nota per la sua soave pace, è stata scossa nella fine d’aprile, da un tragico evento.
I politicanti di turno che vogliono farci credere di essere estranei a quest’“incidente” non potranno negare che era nei loro mezzi mettere a norma l’intera isola avendo ricevuto dal ministero dell’ambiente prima dell’accaduto 400 mila euro, questo denaro non si sa per qualche oscuro sia stato sperperato.
Dopo la morte delle due quattordicenni decedute in gita scolastica la governatrice del lazio Polverini e il ministero dell’ambiente hanno stanziato 6.4 milioni di euro all’isola o meglio a chi la governa.

Come sul palcoscenico di una tragedia, gli esibizionisti si lanciano senza rimorsi cosi Alemanno e Polverini proclamano frasi di rito per non vedere calare i loro consensi.
Non dubbitiamo della buona fede dei governatori che suadenti esclamano “i soldi non saranno utilizzati male”, infatti non sono stati propri utilizzati inquanto le quattro spiaggie si trovano in uno stato precario: due sono completamente chiuse, nelle altre è ristretto il raggio d’usufrutto, a causa di rozze recinzioni che di certo non risolvono permanentemente il problema della sicurezza.
Tutto questo è reso possibile dall’anteporre il profitto economico a quello comune da parte di chi governa, e dalla muta accettazione di chi subisce.

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