Martini rosso sangue
Coagulato in un bicchiere da poco,
sapore di ruggine di cuore
riflessi d’ambra ingiallita,
trangugio il mio Martini rosso sangue,
accecato d’ira,
aspro aroma di guasto e fegato in punizione.
Liquido per macchine dal diabolico sapore indefinito,
mi culla ancora,
vermouth nobile d’incerta origine
uve marce, e ancora addittivi;
e lo scelgo,
tra i liquami che mi portano altrove,
nel letto, nella tomba,
nel declino di una nottata opaca.